Capiago Intimiano
Domenica 17 novembre un gruppo di circa 50 persone ha camminato per le vie del nostro paese con lo scopo di portare l’attenzione sul tema della violenza contro le donne.
Era la nostra quarta camminata e siamo stati felici di notare che le persone aumentano ogni volta ed oltre a donne e ragazze di ogni età, quest’anno c’erano anche parecchi uomini. Un chiaro segnale di come consapevolezza e sensibilità verso il tema stiano aumentando anche tra il genere maschile.
L’evento si é aperto con alcune riflessioni del nostro Presidente Mattia Soliani e di Tina e Francesca, volontarie di Telefono Donna Como, che ringraziamo per essere state con noi, averci raccontato in cosa consiste la loro opera ed aver spiegato sotto quali forme può nascondersi la violenza, che non é sempre violenza fisica, ma molto spesso si cela dietro il controllo economico ed il ricatto morale messo in atto per soggiogare la donna.
E’ stato mostrato il gesto antiviolenza, che tutti dovremmo conoscere, non solo per poterlo usare in caso di necessità, ma anche e soprattutto per saperlo riconoscere ed aiutare chi dovesse farlo in nostra presenza, un intervento tempestivo a volte può salvare una vita: chiama il 112!
Un altro scopo dell’evento era anche quello di raccogliere fondi da devolvere all’associazione Telefono Donna Como e siamo oltremodo felici di dirvi che abbiamo raggiunto la cifra di € 315,00 che verranno versati tramite bonifico bancario.
Se tutto questo è stato possibile é solo grazie a voi, che avete partecipato e donato, ai commercianti che ci hanno aiutato a spargere la voce ed ai volontari de Il Gambero e del Team Triangolo Lariano Lago di Como, che hanno lavorato dietro le quinte per la buona riuscita della giornata.
E’ vero, siamo una goccia nel mare, ma nella stessa giornata, in tutta Italia altri 40 gruppi hanno camminato con noi, perché è importante far sentire alle donne vittime di violenza che non sono sole, che qualcuno é pronto ad accoglierle perché una via d’uscita c’é.
Se hai bisogno di aiuto parlane con una persona fidata, rivolgiti ai centri antiviolenza oppure chiama il 1522!