Prima serata ufficiale di presentazione della CERS del Lario a Lambrugo: verso una nuova configurazione di zona tra benefici sociali e ambientali
Lambrugo, 08.04.2025 — Si è tenuta ieri sera, presso la sala comunale di Lambrugo, la prima serata ufficiale dedicata alla presentazione della Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale (CERS) del Lario, un’iniziativa che segna l’inizio di un percorso condiviso verso una nuova configurazione territoriale improntata alla sostenibilità, alla solidarietà e alla partecipazione attiva dei cittadini.
L’incontro ha visto la partecipazione di amministratori comunali, cittadini e associazioni locali uniti dall’obiettivo comune di dare forma a una comunità energetica che possa diventare motore di trasformazione sociale e ambientale per l’intero territorio.

Un nuovo modello di energia condivisa
Durante la serata sono stati illustrati i principi fondanti della CERS, che mira alla produzione e all’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili a livello locale, con una ripartizione equa dei benefici tra i membri della comunità. Un modello innovativo, basato sulla cooperazione e sull’inclusione, che non solo consente di ridurre le emissioni e i costi energetici, ma che punta anche a generare impatti positivi in termini di coesione sociale e valorizzazione del territorio.
Inizio del percorso: costruire insieme la “configurazione di zona”
Uno dei punti centrali della serata è stato l’avvio del percorso per la definizione della configurazione di zona, ovvero la rete di soggetti – pubblici e privati – che daranno vita operativamente alla comunità energetica. Questo momento iniziale è stato pensato non solo come una presentazione, ma come un primo tavolo di confronto aperto per raccogliere idee, disponibilità e visioni future.
L’obiettivo è coinvolgere il più possibile cittadini, imprese locali, amministrazioni e terzo settore, affinché la configurazione territoriale della CERS sia realmente espressione delle esigenze e delle potenzialità della comunità.
“Questa non è solo una questione tecnica, ma un grande progetto culturale e comunitario”, ha dichiarato uno dei promotori durante il suo intervento. “La CERS del Lario vuole essere un laboratorio aperto, dove si sperimentano nuove forme di collaborazione e di cura del bene comune”.
Il cammino è appena cominciato, ma la partecipazione attiva e l’entusiasmo emerso a Lambrugo sono già segnali forti che fanno sperare in una reale trasformazione dal basso. La prossima tappa sarà la definizione operativa della rete di soggetti aderenti e l’avvio dei primi impianti condivisi, con uno sguardo sempre rivolto al futuro sostenibile che il territorio può e vuole costruire insieme.